Tutte le imprese sono differenti, secondo l’imprenditore

Tempo di Lettura: 5 minuti

Tutte le imprese sono differenti, ops uguali. Possibile?

Da un lato c’è l’imprenditore che crede: ogni impresa nasce a modo proprio, si evolve a modo proprio, compete a modo proprio, prospera a modo proprio.

Dall’altro lato c’è chi crede: tutte le imprese sono uguali, a prescindere dal mercato o da altri fattori.

Chi ha ragione?

Tutte le imprese sono differenti, il punto di vista dell’imprenditore

L’immagine dell’imprenditore che la narrazione comune propone è quella di un visionario, una Persona che vive proiettata in un futuro che ancora non esiste. Qualcuno che immagina scenari, soluzioni e opportunità prima ancora che il resto del mondo se ne accorga. Un creatore, insomma, che guarda oltre il presente, anticipando bisogni e tendenze.

Ma dietro questa visione romantica si nasconde una verità decisamente meno idealizzata: gli imprenditori sono, prima di tutto, Persone. Esattamente come chiunque altro, hanno convinzioni, idee, emozioni e paure. Non sono motivati unicamente dall’ambizione o dall’ispirazione. A volte, il motore che li spinge è molto più terreno e umano. Un motore che chiamo “ragioni pratiche” come l’insoddisfazione per il presente, il timore di non avere il controllo sul proprio futuro, la paura di fallire o di non essere all’altezza, la voglia di sentirsi riconosciuto da qualcuno per qualcosa di importante.

Queste emozioni, spesso ignorate o sottovalutate, sono invece parte integrante del viaggio. Sono quelle notti insonni, in cui il dubbio e l’incertezza sembrano schiaccianti, a forgiare la determinazione degli imprenditori. E sono proprio queste esperienze che li rendono diversi: non perché siano immuni alla paura, ma perché scelgono di affrontarla trasformandola in azione, scelgono la via impervia piuttosto che la comodità.

Essere imprenditori non significa vivere sempre in una dimensione ideale, lontana dai problemi quotidiani. Significa, invece, partire da un presente spesso imperfetto e difficile, fare i conti con le proprie fragilità e, nonostante tutto questo, sperare in un futuro migliore, immaginarlo e dimostrare il coraggio di darsi da fare per renderlo concreto.

Conosco il punto di vista dell’imprenditore non solo grazie ai clienti, ma perché – prima di svolgere il ruolo di consulente direzionale o di HR Business Partner – sono stato un imprenditore seriale. Ho fondando tre imprese di successo in mercati differenti e no, nessuna è stata una passeggiata, non è stato per nulla facile, né tantomeno semplice e in alcuni momenti mi sono sentito (quasi) sopraffare.

Nella Divina Commedia (Inferno, II Canto), Dante si accorge delle difficoltà della sua impresa…

“Perchépensandoconsumai la ’mpresa Che fu nel cominciar cotanto tosta” (Dante, Divina Commedia, Inverno – II Canto)

…tanto che invoca le muse affinché lo assistano nel suo viaggio ultraterreno.

“O muse, o alto ingegno, or m’aiutate; o mente che scrivesti ciò ch’io vidi, qui si parrà la tua nobilitate.” (Dante, Divina Commedia, Inverno – II Canto)

Oggi, invece delle muse, che peraltro non mi risulta abbiano mai fondato imprese, puoi fare riferimento a me che ho esperienze multiruolo in azienda, dal 1993.

Il punto di vista dell’imprenditore è fondamentale perché è la scintilla dalla quale scaturisce l’idea d’impresa.
Tuttavia, nonostante la sua importanza, resta un punto di vista soggettivo che, nell’interesse dell’impresa, va affiancato da altri punti di vista.

Fare impresa è un’impresa. Etimologia della parola “impresa”

“Impresa” deriva dal latino impresa, forma derivata del participio passato di imprehendere o inprehendere, composto da in- (“verso, dentro”) e prehendere (“prendere”).
Il significato originario era “cosa intrapresa”, “azione intrapresa” o “compito”.

È frequente la locuzione esclamativa è un’impresa!, per esprimere la perplessità nell’intraprendere un’azione di cui sono evidenti le difficoltà e le scarse possibilità di riuscita. (fonte: Treccani)

“Se fosse facile o semplice, lo farebbero tutti.”
(Alessandro Balestra, mio padre)

Dalla radice etimologica di “impresa” possiamo ricavare 10 caratteristiche correlate, che ritroviamo in chi si prodiga ogni giorno per compiere imprese.

Caratteristiche di chi si prodiga per compiere imprese

  1. Audace – associato al coraggio necessario per intraprendere qualcosa di significativo.
  2. Determinato – riflette l’idea di prendere un’iniziativa con decisione.
  3. Coraggioso – collegato al superamento di ostacoli e difficoltà.
  4. Impegnativo – derivato dall’azione di intraprendere un compito o assumersi un impegno.
  5. Intraprendente – legato alla capacità di iniziare qualcosa con spirito d’iniziativa.
  6. Dinamico – connesso al movimento e all’azione impliciti nell’idea di impresa.
  7. Risoluto – richiama la necessità di risolvere le sfide.
  8. Energico – riferito alla forza e alla vitalità necessarie per portare avanti un’impresa.
  9. Ambizioso – legato all’idea di puntare a obiettivi elevati o sfidanti.
  10. Innovativo – rappresenta la capacità di creare, portare avanti qualcosa di nuovo, introdurre cambiamenti con il fine di migliorare l’esistente.

Riflessioni

Anche se la storia ci ha dato modo di riconoscere alcuni imprenditori come dei visionari che hanno generato un impatto straordinario nel mondo e, con esso, nella vita di milioni di Persone, essi rappresentano una infinitesima parte di quegli imprenditori pragmatici che ogni mattina si alzano e si rimboccano le maniche.

Non credo che la figura dell’imprenditore visionario sia la regola. Credo piuttosto che ogni imprenditore abbia un’idea, dalla quale fugge o che vuole concretizzare. Questa idea è la sua ragione primaria. Questa idea è il motivo che lo spinge verso l’incertezza. Questa idea è l’energia che gli fa superare le avversità per andare oltre ciò che è noto.

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  1. Con quali parole ti definisci?
    Fai un elenco ordinato di parole.
  2. Con quali parole definisci la tua impresa?
    Fai un elenco ordinato di parole.
  3. Con quali parole definisci i tuoi collaboratori?
    Fai un elenco ordinato di parole.

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La risposta alla domanda iniziale: tutte le imprese sono uguali?

La risposta a questa domanda è tutt’altro che semplice.

Per sviluppare il ragionamento in modo completo, leggi le 5 fasi del ciclo di vita di ogni impresa.

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Scrivo di gestione delle Risorse Umane e di Processi aziendali
perché dal 1993 mi occupo professionalmente di questi temi,
prima come imprenditore e dal 2019 nel ruolo di HR Business Partner e consulente direzionale in area Risorse Umane.

Paolo Balestra
Paolo Balestra

PAOLO BALESTRA · Linkedin
Senior HR Business Partner
Ambasciatore della cultura Zero alibi in azienda

La prosperità delle imprese passa per Persone che sappiano cosa fare, come farlo e perché.
Unisce i processi aziendali alla gestione del personale e alle prestazioni, applicando il Metodo Intelligenza Aziendale.

Responsabile del personale · Business Coach professionista
Relazioni sindacali · Autore
Dal 1993 nelle imprese di ogni settore.

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