Il modello delle 4 anime dell’impresa – l’anima delle Persone

Tempo di Lettura: 7 minuti

Il fattore più critico di ogni impresa sono le Persone. Chi la pensa diversamente è in errore.

Le Persone rappresentano la seconda anima di ogni azienda.

Troppo spesso le imprese si focalizzano su tecnologia, investimenti, macchinari, numeri e processi, trascurando le Persone che, soprattutto come team, costituiscono il vero pilastro aziendale.

Se non hai letto il primo articolo – l’anima del “Perché” – del modello delle quattro anime di ogni impresa, inizia da qui.

Dall’anima del “perché” alle Persone

Una volta chiarito il proprio “perché” personale, comprese le motivazioni pratiche dell’fare impresa e validate le idee dal mercato, l’imprenditore realizza di non poter agire da solo. Per realizzare il suo “perché”, ha bisogno di Persone.

Un antico proverbio recita: “Da soli si va veloci, ma insieme si va lontano”.

Considera che:

  • I dipendenti e i collaboratori sono Persone.
  • Il marketing che promuove nel mondo il buon nome dell’azienda è fatto da Persone.
  • I commerciali che generano le vendite sono Persone.
  • I clienti sono Persone.
  • I fornitori di materie prime, semilavorati e servizi, sono Persone.
  • Gli spedizionieri che gestiscono la logistica sono Persone.
  • Gli addetti al controllo di gestione sono Persone.
  • Il servizio clienti è fatto di Persone che si prendono cura di altre Persone.
  • L’amministrazione è fatta di Persone.
  • Le banche, con cui si gestiscono prestiti e transazioni, sono fatte di Persone.
  • I rappresentanti sindacali sono Persone.

Non puoi costruire una reputazione su ciò che hai intenzione di fare. Devi costruirla su ciò che fai con gli altri.
Henry Ford

Senza le Persone giuste al posto giusto, nessuna idea e nessun “perché” possono trasformarsi in un business solido e duraturo.

Ogni impresa ha un potenziale inespresso, spesso frenato da una gestione ordinaria e inefficace delle Persone, che si limita agli adempimenti amministrativi obbligatori quali, ad esempio, l’elaborazione delle buste paga, il versamento dei contributi e le comunicazioni agli Istituti (INPS, INAIL, enti bilaterali, fondi previdenziali, fondi della formazione), non curante che oltre c’è un mondo fatto di Persone in attesa di venire considerate per il valore che apportano oggi e in prospettiva.

Il successo di ogni impresa dipende dalla sua capacità di attrarre, coinvolgere, valorizzare e fidelizzare le Persone.

Quali sono le prime Persone che vengono coinvolte nell’impresa dall’imprenditore?

Le prime Persone che statisticamente vengono coinvolte dall’imprenditore nella propria impresa sono:

  • familiari,
  • parenti,
  • amici,
  • amici degli amici,
  • conoscenti,
  • colleghi di precedenti attività lavorative.

Inconsciamente, la prima scelta ricade su Persone “vicine” per affinità, modi di pensare, modi di vedere le cose, cultura, conoscenza, ecc…

In linea di massima, l’imprenditore dà per scontato che più le Persone sono vicine e più condividono i medesimi valori.

Errori comuni nella gestione delle Persone

Errore nr. 1 – Assumere per le competenze, licenziare per i comportamenti

Questo è un vecchio adagio dell’area risorse umane che, a prima vista, pare avere senso.
A prima vista.

Tuttavia, io la penso diversamente e ti dico il perché.

Le competenze (il saper fare) sono una condizione necessaria, ma di per sé insufficiente.

Durante il percorso di onboarding per trovare e inserire nuovo personale in azienda, le imprese si concentrano principalmente sulle caratteristiche tecniche del candidato, mettendo in secondo piano gli aspetti relazionali.

Alcune domande di controllo

  • Se il Candidato avesse i titoli giusti, ma non riuscisse ad integrarsi, lo assumeresti ugualmente?
  • Se il Candidato avesse le competenze giuste, ma non saprebbe lavorare insieme agli altri, lo assumeresti ugualmente?
  • Se il Candidato sapesse fare ciò che gli viene richiesto, ma non sapesse trasmettere il suo sapere ai colleghi, lo assumeresti ugualmente?
  • Se il Candidato eseguisse alla lettera ciò che gli viene richiesto, ma non fosse in grado di fare squadra, lo assumeresti ugualmente?
  • Se il Candidato avesse le competenze giuste, ma mettesse “zizzagna” creando un pessimo clima, lo assumeresti ugualmente?

Errore nr. 2 – Circondarsi di Yes man / yes woman

Circondarsi di Yes Man / Yes Woman crea un ambiente aziendale stagnante e poco innovativo, dove il confronto e il pensiero critico vengono soffocati.

Quando un imprenditore o un manager assume solo persone che confermano le sue idee senza metterle in discussione, il rischio è di prendere decisioni poco ponderate, basate su convinzioni personali anziché su analisi oggettive.

Questo atteggiamento porta a compiere errori strategici, rallenta il miglioramento continuo e riduce la capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato.

Inoltre, un team privo di spirito critico tende a demotivarsi in breve tempo, poiché le persone più competenti e proattive preferiscono lavorare in contesti dove il loro contributo viene valorizzato. Di conseguenza, l’azienda perde quelli bravi, subisce una riduzione della competitività e diventa vulnerabile a crisi improvvise, senza avere collaboratori in grado di offrire soluzioni alternative o punti di vista differenti.

Domanda di controllo

Da cosa si protegge un imprenditore che si circonda solo di Persone che gli danno ragione a prescindere?

Errore nr. 3 – Circondarsi di Persone meno competenti

Circondarsi di Persone meno competenti è una scelta molto pericolosa che può minare profondamente la crescita e l’efficienza dell’azienda.

Chi è sicuro di sé non teme di essere superato dai propri collaboratori. Al contrario, chi si sente insicuro tende a circondarsi di figure mediocri, limitando così l’innovazione e schiacciando verso il basso la qualità del lavoro e i propri standard.

Questo atteggiamento crea un ambiente di stagnazione, in cui le decisioni vengono prese con superficialità e senza un reale contributo di valore.

Il risultato è un’impresa che perde competitività, limitata da team che non sono all’altezza delle sue sfide e opportunità.

Domanda di controllo

Cosa sta cercando un imprenditore che si circonda solo di Persone meno competenti?

Cosa va fatto

Ciò che statisticamente fanno la maggioranza degli imprenditori, coinvolgere Persone appartenenti alla propria cerchia ristretta di conoscenze (familiari, parenti, amici, amici degli amici, conoscenti, ex colleghi), è una scelta inconsciamente corretta.

Agendo così, sceglie le Persone per affinità (presunta).

L’idea è di per sé buona, ma va affinata con gli strumenti giusti che consentono di chiarire prima l’identità sia dell’azienda che dei professionisti.

In modo particolare:

  1. la Carta dei Valori aziendali risponde alla domanda “tu azienda, chi sei?” descrivendo sia verso l’esterno che al suo interno i principi fondamentali e il proprio credo.
    I valori sono la bussola che orienta ogni decisione e il fondamento della cultura che si va a creare.
    L’imprenditore che si circonda di Persone che condividono i suoi valori è facilitato nella gestione delle relazioni e nel loro coinvolgimento.
  2. il Codice Etico descrive l’idea aziendale di etica, ovvero separa in modo netto che viene ritenuto giusto da ciò che viene ritenuto sbagliato.
    Esprime le norme morali di condotta che regolano la convivenza sociale delle Persone all’interno dell’impresa e, così facendo, contribuisce a creare un ambiente di fiducia, integrità e rispetto.
  3. il Regolamento aziendale (Codice di Condotta) è lo strumento che concretizza i valori, per loro natura generali ed astratti, in comportamenti pratici riscontrabili e visibili. In questo modo tutti sanno quali sono i comportamenti incoraggiati, quali tollerati e quali ostacolati.

Questi tre strumenti permettono all’impresa descrivere prima le proprie caratteristiche salienti e, sulla base di esse, scegliere poi quali tipi di Persone avvicinare. Ne è un esempio il processo di selezione di nuovi collaboratori che avviene non solo valutando le loro competenze, ma anche — e soprattutto — considerando la condivisione dei valori.
Così facendo, l’integrazione dei nuovi arrivati risulterà più naturale proprio perché si basano sugli stessi principi fondamentali, così come la gestione dei team risulterà decisamente meno dispersiva e più efficace.

Metti subito in pratica e prossimi passi – 1 minuto

Prendi carta e penna.

Fermati un istante in un ambiente il più possibile tranquillo dove ti senti a tuo agio.

Prendi un momento per rispondere per iscritto, d’istinto e con sincerità, alle seguenti domande:

  1. Qual è la cultura aziendale ti rappresenta?
  2. Quali sono i valori principali su cui si fonda l’azienda?
  3. Per ogni valore, quali sono i comportamenti che li esprimono con maggiore evidenza?

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Leggi la terza anima di ogni impresa: l’organizzazione aziendale.

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Scrivo di gestione delle Risorse Umane e di Processi aziendali
perché dal 1993 mi occupo professionalmente di questi temi,
prima come imprenditore e dal 2019 nel ruolo di HR Business Partner e consulente direzionale in area Risorse Umane.

Paolo Balestra
Paolo Balestra

PAOLO BALESTRA · Linkedin
Senior HR Business Partner
Ambasciatore della cultura Zero alibi in azienda

La prosperità delle imprese passa per Persone che sappiano cosa fare, come farlo e perché.
Unisce i processi aziendali alla gestione del personale e alle prestazioni, applicando il Metodo Intelligenza Aziendale.

Responsabile del personale · Business Coach professionista
Relazioni sindacali · Autore
Dal 1993 nelle imprese di ogni settore.

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